L’installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta un investimento importante per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, molti proprietari si trovano a chiedersi se debbano pagare l’IMU anche sull’impianto fotovoltaico installato sul proprio immobile. La risposta non è univoca e dipende da diverse caratteristiche tecniche e dalla destinazione d’uso dell’impianto.
In questo articolo:
La normativa di riferimento
Il principale documento che chiarisce quando un impianto fotovoltaico è soggetto a IMU è la Circolare 36/E del 2013 dell’Agenzia delle Entrate. Questa normativa stabilisce criteri precisi per distinguere gli impianti che costituiscono semplici pertinenze dell’immobile da quelli che devono essere considerati unità immobiliari autonome e quindi soggetti a tassazione separata.
La questione centrale riguarda la natura dell’impianto: se è un bene mobile accessorio all’abitazione o se costituisce una vera e propria centrale di produzione energetica con autonomia funzionale ed economica.
IMU su impianti fotovoltaici: quando non si paga
La maggior parte degli impianti fotovoltaici installati su edifici residenziali non è soggetta a IMU autonoma. Gli impianti domestici destinati principalmente all’autoconsumo sono generalmente considerati pertinenze dell’immobile principale e non richiedono un accatastamento separato.
Un impianto fotovoltaico rimane esente da IMU autonoma quando rispetta almeno uno di questi parametri:
- potenza nominale non superiore a 3 kW per ogni unità immobiliare servita,
- potenza complessiva non superiore a tre volte il numero delle unità immobiliari servite,
- volume dell’impianto inferiore a 150 metri cubi per le installazioni a terra.
Questi criteri riflettono il concetto che impianti di modesta entità, destinati prevalentemente all’autoconsumo domestico, non modificano sostanzialmente la capacità reddituale dell’immobile e quindi non giustificano una tassazione separata. Se l’immobile è la vostra abitazione principale, beneficiate inoltre dell’esenzione IMU per la prima casa, che copre anche l’impianto fotovoltaico considerato come pertinenza.
IMU su impianti fotovoltaici: quando si paga
La situazione cambia radicalmente quando l’impianto fotovoltaico costituisce una centrale di produzione di energia elettrica con caratteristiche industriali o commerciali. In questi casi, l’impianto deve essere accatastato autonomamente e diventa soggetto a IMU come unità immobiliare indipendente.
Gli impianti che richiedono accatastamento autonomo sono principalmente quelli di grande potenza installati a terra su terreni agricoli o aree dedicate, quando l’energia prodotta è prevalentemente immessa in rete per la commercializzazione piuttosto che per l’autoconsumo, oppure quando l’impianto ha un volume superiore a 150 metri cubi configurando una vera e propria costruzione.
Questi impianti vengono accatastati nelle categorie catastali D/1 (opifici) per impianti fotovoltaici generici, oppure D/10 per impianti connessi ad attività agricole. Una volta accatastati autonomamente, pagano l’IMU sulla base della loro rendita catastale specifica, con aliquote che possono variare dal 7,6 per mille al 10,6 per mille secondo le delibere comunali.
L’incremento della rendita catastale
Esiste una terza casistica, più sottile ma altrettanto importante. Anche quando l’impianto fotovoltaico non è accatastato autonomamente, può comunque influire sulla tassazione IMU se comporta un incremento significativo del valore dell’immobile.
Se l’installazione dell’impianto fotovoltaico incrementa il valore capitale dell’unità immobiliare principale in misura uguale o superiore al 15%, è necessario rivedere il classamento dell’immobile e aggiornare la rendita catastale tramite procedura DOCFA. Di conseguenza, l’IMU si calcolerà sulla base della nuova rendita più elevata.
Questa situazione si verifica principalmente per impianti fotovoltaici di grandi dimensioni su edifici commerciali o industriali, installazioni che modificano sostanzialmente la struttura dell’edificio, o impianti integrati architettonicamente che costituiscono parte essenziale della copertura.
Compravendite e verifiche
Quando si acquista o si vende un immobile dotato di impianto fotovoltaico, è importante verificare se l’impianto è stato regolarmente accatastato quando necessario, controllare eventuali debiti IMU pregressi sull’impianto, e richiedere la documentazione completa sia tecnica che amministrativa. Queste verifiche preventive evitano sorprese successive e garantiscono una compravendita trasparente e sicura per entrambe le parti.
La presenza di un impianto fotovoltaico correttamente installato e documentato rappresenta generalmente un valore aggiunto per l’immobile, riducendo i costi energetici e aumentando l’efficienza energetica complessiva.
Conclusioni
Se avete installato o state per installare un impianto fotovoltaico domestico per autoconsumo, nella stragrande maggioranza dei casi non dovrete preoccuparvi di pagare un’IMU separata sull’impianto. L’importante è che l’impianto rispetti i parametri dimensionali previsti dalla normativa e sia effettivamente destinato all’autoconsumo piuttosto che alla vendita commerciale di energia.
È comunque consigliabile conservare tutta la documentazione tecnica dell’impianto, le fatture di installazione, le certificazioni e le pratiche edilizie, in modo da poter dimostrare le caratteristiche dell’impianto in caso di eventuali contestazioni da parte del Comune.
Take Aways
- Impianti domestici esenti: Gli impianti fotovoltaici per autoconsumo con potenza ≤3 kW per unità immobiliare, ≤3x numero unità servite, o volume <150 m³ a terra, sono pertinenze senza IMU autonoma.
- Grandi impianti tassati: Quelli a terra su agricoli, per vendita energia in rete o >150 m³, vanno accatastati come D/1 (opifici) o D/10 (agricoli) e pagano IMU separata.
- Incremento rendita >15%: Se l’impianto aumenta il valore immobile ≥15%, serve aggiornamento DOCFA e IMU sulla nuova rendita.
- Documentazione essenziale: Conserva fatture, certificazioni e pratiche per contestare richieste comunali errate.
- Verifiche in compravendita: Controlla accatastamento e debiti IMU pregressi per evitare sorprese.
FAQ
- Devo pagare IMU sul mio impianto fotovoltaico domestico da 3-6 kW sul tetto?
No, se è per autoconsumo e rispetta i parametri (potenza ≤3 kW/unità o volume <150 m³), è pertinenza dell’immobile senza accatastamento autonomo. - Quali impianti fotovoltaici richiedono accatastamento e IMU separata?
Quelli di grande potenza a terra su agricoli, per immissione in rete commerciale o >150 m³, accatastati come D/1 o D/10. - L’impianto aumenta la rendita catastale anche senza accatastamento autonomo?
Sì, se incrementa il valore dell’immobile ≥15%, serve aggiornamento DOCFA e IMU sulla nuova rendita. - Cosa fare se il Comune richiede IMU su impianto domestico?
Richiedi motivazione scritta, presenta documentazione tecnica (fatture, certificazioni) e consulta un tributarista.