Con il dilagare della pandemia da Covid 19, il 2020 è stato un anno complesso e imprevedibile sotto molti punti di vista anche per il settore immobiliare, come abbiamo avuto modo di descriverti nel dettaglio dalle pagine di questo blog.
Nonostante tutte le incertezze sorte, il residenziale ha dimostrato di essere un ambito indiscutibilmente resistente, al di là delle aspettative e delle previsioni meno rosee. Ma è il momento giusto per vendere casa?
Come il Covid ha risvegliato il desiderio di acquistare casa
La situazione d’emergenza e di chiusura totale dell’anno passato ha scatenato alcune dinamiche che hanno risvegliato negli italiani il desiderio di acquistare una casa.
La convivenza forzata e l’obbligo dell’utilizzo dello smart working hanno messo in luce molte limitazioni nelle abitazioni: dalla mancanza di una stanza da dedicare al lavoro, alla necessità di uno spazio esterno vivibile come un giardino o un terrazzo, fino al reale bisogno di ristrutturazione o di risparmio energetico.
Una ricerca Nomisma sulla finanza immobiliare (della quale ti abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo), ha constatato che il 10% delle famiglie italiane ha intenzione di acquistare casa nel prossimo futuro e non solo, addirittura il 42% delle famiglie sarebbe disposto ad acquistarla, ma al momento non può farlo per vari motivi per lo più economici, come ad esempio perché non dispone delle risorse necessarie o non crede di avere i requisiti per accedere ad un mutuo o reputa la tassazione sugli immobili troppo elevata.
Questo non esclude però che la loro volontà potrebbe concretizzarsi se alcuni fattori cambiassero.
Vendere casa (nonostante il Covid)
Anche se il momento potrebbe sembrare molto delicato, se hai intenzione o necessità di vendere un immobile potrebbe quindi essere il momento giusto. Infatti, come abbiamo già constatato, la richiesta di immobili non è crollata.
Per vendere casa però, dovresti tenere in considerazione alcuni aspetti: sarebbe opportuno preventivare lavori di ristrutturazione, ammodernamento o riorganizzazione degli spazi per far fronte alle nuove tendenze abitative e alle esigenze mutate degli acquirenti, fattore che potrebbe essere ammortizzato dagli incentivi fiscali del Decreto Rilancio e da quelli previsti per l’efficienza energetica.
Inoltre, osservando l’andamento delle compravendite dello scorso anno, si nota un lieve calo nelle quotazioni degli immobili nelle grandi città e nei capoluoghi e un aumento per quelli in provincia e nei piccoli comuni.
Va da sé che se possiedi una casa in una grande città, potresti valutare di venderla nel breve periodo, considerando che i prezzi potrebbero subire ulteriori cali nei prossimi anni.
Dobbiamo però fare una considerazione: anche nelle grandi città, come ti abbiamo accennato prima, la necessità di un’abitazione non è mutata e anzi sono sempre più ricercate le case con caratteristiche specifiche.
Diversa la situazione delle periferie e dei luoghi meno urbanizzati, ma prossimi alle città, dove potremmo assistere ad un nuovo incremento di domanda che porterà al rialzo dei prezzi.
La casa come bene essenziale
Quanto ti abbiamo appena accennato, non può però prescindere da un dato di fatto: per diversi motivi, la casa continua ad essere un bene imprescindibile, seppure con le esigenze mutate delle famiglie e del lavoro, sempre più flessibile.
Come ti abbiamo già spiegato in precedenza, anche la casa sta risentendo della necessità di trovare spazi adeguati per il lavoro a distanza, anche se non per tutte le occupazioni questa modalità di lavoro è possibile.
Rimangono dunque stabili le richiesta da parte di chi è legato ad un determinato luogo a causa del lavoro, fattore che di per sé non comporta però necessariamente l’acquisto.
Da questo punto di vista non dobbiamo dimenticare che non sempre la volontà di acquistare casa corrisponde ad una reale possibilità; per questo, in alternativa alla vendita, in alcuni casi potrebbe essere opportuno valutare l’affitto degli immobili, che soprattutto nelle grandi città continua ad essere l’unica alternativa per alcune categorie di popolazione.
Quali case? Tendenze del mercato 2021
Come è già emerso nell’anno passato e come ti abbiamo già accennato, nel 2021 si potrebbe assistere ad un calo delle quotazioni per quanto riguarda gli immobili nelle grandi città, mentre saranno in rialzo i prezzi per quelli siti in province e piccoli comuni.
Se vuoi vendere casa in una grande città, potrebbe non essere il momento migliore, a meno che la tua casa non abbia le caratteristiche (o possa facilmente ottenerle) più richieste dal mercato in questo momento.
Nelle grandi città, come Milano o Roma la tendenza già emersa nella seconda parte del 2020 sembra avere ulteriori conferme anche per i primi di quest’anno, con la preferenza degli acquirenti verso le case con ambienti altamente confortevoli per lo smart working e con grandi spazi condivisi multifunzionali, sia esterni che interni.
Confermata anche la sempre maggiore attenzione all’ambiente ed al risparmio energetico, fattori che potrebbero rendere più appetibile la tua casa, ovunque essa sia collocata.
Considera infine che il 2021 è un anno potenzialmente favorevole agli acquisti degli immobili, anche grazie a tassi dei mutui che rimangono bassi e che potrebbero calare ulteriormente, favorendo quindi l’acquisto di nuove abitazioni.
Come vendere casa valorizzandola
Se stai pensando di vendere casa, potresti optare per una maggiore valorizzazione, anche considerando gli incentivi fiscali previsti dal Decreto Rilancio.
Se consideri che la maggior parte del patrimonio immobiliare italiano è formato per lo più da immobili datati, questa potrebbe essere l’occasione in più per vendere casa rapidamente e con una possibilità di guadagno, nonostante l’andamento dei prezzi del mercato immobiliare.
Tornando quindi alla domanda del titolo, se ci chiedessi se è un buon momento per vendere casa non potremmo che risponderti che lo è, ma che per vendere alle migliori condizioni, non potrai tenere conto di questo preciso periodo storico.