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Tasse sulla Casa: Quali Sono e Quando si Pagano?

4 mag 202211 min. di lettura
Vanessa GuerrieroVanessa Guerriero

Le tasse sulla casa comprendono Imu, Tasi (ora inclusa nell’Imu) e Tari, con differebze tra prima e seconda casa. La prima casa gode di esenzioni sull’Imu e Tasi per immobili non di lusso con residenza. Per la seconda casa, Imu e Tasi sono sempre dovute, con possibili riduzioni per case affittate o inagibili. La Tari, tassa sui rifiuti, è pagata dall’occupante dell’immobile.

Quando si parla di immobili, è necessario conoscere una serie di tasse non solo in caso di vendita e acquisto ma anche delle tasse sulla proprietà, definite anche tasse di mantenimento. In questo articolo vogliamo fare chiarezza su quali sono le tasse sulla casa, quali sono le differenze tra le tasse sulla prima e sulla seconda casa, in quali casi sono previste esenzioni e riduzioni, e quando bisogna pagare. 

Quali sono le tasse sulla casa di proprietà

La proprietà di un immobile prevede essenzialmente 3 tasse periodiche che vanno versate al Comune: Imu, Tasi e Tari.

L’Imu è l’imposta municipale che si paga sul possesso dei beni immobili. Il suo importo è calcolato in base alle caratteristiche dell’immobile e dal Comune in cui è ubicato. La Tasi è un tributo che viene utilizzato dal Comune per la copertura dei cosiddetti “servizi indivisibili”. Dal 1° gennaio 2020 la Tasi è stata accorpata all’Imu. La Tari è l’imposta sui rifiuti e se la casa cui si riferisce è in affitto, viene pagata dall’inquilino e non più dal proprietario.

Stai cercando informazioni anche sulle tasse per l’acquisto della casa?
Dai un’occhiata anche al nostro articolo dedicato: Quante e quali tasse si pagano sull’acquisto di una casa? 

Quali tasse si pagano sulla prima casa 

Le imposte annuali da versare al Comune seguono una tassazione agevolata e prevedono delle esenzioni nel caso siano collegata alla ‘prima casa’ ovvero all’abitazione principale. In particolare, tali riduzioni ed esenzioni riguardano l’Imu e la Tasi, mentre il valore della Tari resta invariato, che si tratti di prima o seconda casa.

Imu e Tasi prima casa 

La legge prevede l’esenzione Imu e Tasi sulla prima casa nelle seguenti situazioni:

  • Per tutti gli immobili appartenenti alla categoria catastale A ad esclusione di immobili di lusso (A1), ville (A8), castelli e palazzi dei quali sia stato riconosciuto il pregio artistico o storico (A9).
  • il contribuente deve avere fissato la propria residenza all’interno dell’immobile, che deve essere la dimora abituale del contribuente e di tutta la sua famiglia.

A partire dal 2024, sono state introdotte nuove aliquote IMU che i Comuni possono decidere di modificare, entro certi limiti.

Questo significa che i proprietari di seconde case potrebbero trovarsi a pagare aliquote diverse in base alle decisioni assunte dal Comune. Questi cambiamenti sono resi possibili da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che mira a dare maggior flessibilità ai Comuni nella gestione delle aliquote IMU, nel rispetto di principi come ragionevolezza e proporzionalità.

Quali tasse si pagano sulla seconda casa

Se lo Stato tende ad agevolare dal punto di vista fiscale e normativo chi vuole comprare e possedere la prima abitazione, in quanto necessità, come cambiano le imposte di manenimento di un immobile nel caso di seconda casa? La seconda casa viene considerata come un privilegio e in quanto tale la tassazione diventa più consistente. A partire dall’Imu, che viene applicata a tutte le categorie catastali.

Imu e Tasi sulla Seconda casa

Imu e Tasi sulla seconda casa sono sempre dovute e le quote da pagare da parte di ciascun proprietario dipendono sulla rendita catastale dell’immobile, dal numero dei proprietari e da altri elementi particolari. 

La regola generale è che le due imposte non possano superare l’aliquota massima del 10,6 per mille. Superato questo limite, la Tasi non si versa.

Vuoi saperne di più? Scopri il nostro articolo dedicato al calcolo dell’Imu sulla seconda casa!

Riduzioni Imu seconda casa

Nel caso di seconda casa affittata con canone concordato, il valore della TASI e dell’IMU si riduce del 25%. Inoltre, nelle locazioni, l’Imu deve essere pagata interamente dal proprietario mentre la Tasi può essere ridotta e il proprietario sarà tenuto al pagamento dell’imposta tra il 70% e il 90% del suo valore (in base a quanto disposto dal Comune).

Per fabbricati dichiarati inagibili e inabitabili, che di fatto sono inutilizzati e disabitati (e limitatamente al periodo dell’anno in cui sussistono tali condizioni), la legge prevede una riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu. È prevista una riduzione Imu al 50% anche quando la seconda casa è concessa in comodato d’uso ad un parente di primo grado che la adibisca ad abitazione principale.

Come funzione la Tari

Il soggetto che abita l’immobile, che sia prima o seconda casa, è tenuto al pagamento della Tari. 

L’art. 1 della Legge n. 147/2013, prevede delle riduzioni (determinate con regolamento comunale) in caso di:

  • abitazioni occupate da un unico soggetto;
  • immobili adibiti ad uso stagionale;
  • abitazioni occupate da soggetti che risiedono all’estero per più di sei mesi all’anno;
  • fabbricati rurali adibiti ad uso abitativo.

Altre riduzioni sono legate a motivi contingenti che possono rendere indisponibile l’immobile per un periodo di tempo, ad esempio, in caso di ristrutturazione. Inoltre, la Tari scende al 20% in caso di interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti o di grave violazione della disciplina di riferimento, e al 40% nel caso l’immobile sia situato in una zona in cui non si effettua la raccolta.

Esistono inoltre alcune agevolazioni che possono essere richieste dalle persone in stato di vulnerabilità economica. È possibile chiedere al proprio comune di residenza la presenza di qeuste riduzioni e la modalità di presentazione della richiesta.

La Tari si paga anche sulle seconde case, anche quando la seconda casa è disabitata od occupata per pochi giorni o mesi all’anno. Tuttavia, come visto nel caso dell’IMU, laddove si possa dimostrare che l’immobile sia non solo disabitato ma anche inutilizzabile (non sono ad esempio collegate le utenze), si può richiedere l’esenzione. Ti ricordiamo che, la domanda di esenzione Tari deve essere inviata entro il 31 Marzo dell’anno per cui si richiede la prestazione. 

Quando si pagano le tasse sulla casa?

L’Imu e la Tasi si versano in due rate: una con scadenza il 16 giugno per l’acconto e una entro il 16 dicembre per il saldo. Per il pagamento puoi utilizzare direttamente il modello F24 o utilizzare un bollettino postale.

Le scadenze di pagamento della Tari sono fissate dai singoli Comuni. In linea di massima sono previste tre rate con le seguenti scadenze:

Numero RataDescrizioneScadenza
1° RataPrimo PagamentoEntro fine Aprile
2° RataSecondo PagamentoEntro fine Luglio
3° RataSaldoEntro fine dell’Anno

In conclusione

In questo articolo abbiamo esplorato le tasse legate alla proprietà immobiliare in Italia, spiegandoti le differenze tra le imposte sulla prima e sulla seconda casa e delineando le condizioni per eventuali esenzioni e riduzioni.

Dall’IMU alla TARI, passando per le specificità dell’acquisto e della vendita, abbiamo fornito una guida aggiornata per navigare il panorama fiscale immobiliare, con l’obiettivo di offrire una panoramica chiara e pratica per i proprietari di immobili.

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Take aways

  • Tasse sulla proprietà: la proprietà di un immobile comporta il pagamento di tre tasse periodiche al comune: imu, per il possesso dei beni immobili, tasi, per i servizi indivisibili, e tari, per i rifiuti, con quest’ultima pagata dall’inquilino in caso di affitto.
  • Tasse sulla prima casa: per l’abitazione principale, sono previste agevolazioni che riguardano l’imu e la tasi, con esenzioni per gli immobili ad eccezione di quelli di lusso, purché l’abitazione sia la dimora abituale e principale del contribuente e della sua famiglia.
  • Tasse sulla seconda casa: la tassazione per la seconda casa è più consistente, con imu e tasi sempre dovute e calcolate in base alla rendita catastale e ad altri elementi particolari, con una regola generale che impone che le due imposte non superino l’aliquota massima del 10,6 per mille.
  • Riduzioni IMU e funzionamento della TARI: sono previste riduzioni sull’IMU del 25% per le seconde case affittate con canone concordato e riduzioni al 50% per fabbricati inagibili. La TARI, dovuta dal soggetto che abita l’immobile, prevede riduzioni per motivi specifici come unico occupante o uso stagionale.

FAQ

Quali sono le principali tasse periodiche sulla proprietà di un immobile?

La proprietà di un immobile comporta il pagamento di tre principali tasse periodiche al Comune: l’IMU (Imposta Municipale Unica), che si paga sul possesso dei beni immobili; la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili), accorpata all’IMU dal 1° gennaio 2020 e la TARI (Tassa sui Rifiuti).

Come si applicano le tasse sulla prima casa?

Per la prima casa, definita come abitazione principale, sono previste esenzioni e riduzioni sulle tasse IMU e TASI, mentre la TARI non subisce variazioni.

In che modo variano le tasse sulla seconda casa?

Per la seconda casa, considerata un lusso e non una necessità, la tassazione è più consistente. L’IMU e la TASI sono sempre dovute e le loro aliquote dipendono dalla rendita catastale dell’immobile e da altri fattori specifici.

Quali sono le possibili riduzioni sulla tassazione della seconda casa?

Nel caso di una seconda casa affittata con canone concordato, il valore dell’IMU e della TASI si riduce. Per gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili, è prevista una riduzione del 50% dell’IMU sulla base imponibile. Se la seconda casa è concessa in comodato a un parente di primo grado che la usa come abitazione principale, è prevista una riduzione dell’IMU al 50%.

Quando e come si effettuano i pagamenti delle tasse sulla casa?

L’IMU e la TASI si versano in due rate: l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre, utilizzando il modello F24 o un bollettino postale. Le scadenze per il pagamento della TARI sono stabilite dai Comuni e solitamente prevedono tre rate: una entro la fine di aprile, una entro la fine di luglio, e il saldo entro la fine dell’anno.

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